VOCI DAL BOSCO
“Voci dal bosco” è un viaggio comico e poetico nella dimensione vegetale, un tentativo immersivo di sintonizzazione inter-specie.





SINOSSI
RICERCA ARTISTICA
STORIA
PROGETTO
Siamo in un bosco e lo siamo sempre stati, perché dal bosco, ovvero dalla mutua collaborazione tra i viventi, non possiamo uscirne.
Nello spettacolo lo Spirito del Bosco si manifesta all'assemblea dei viventi, gli alberi prendono la parola per deliberare sul destino dell’umanità e partecipano alla creazione di mondi: punti di vista che si incontrano, si scontrano, si fraintendono e si trasformano.
In un gioco di metamorfosi successive l’attrice si fa così portavoce di relazioni, racconti, miti e leggende che legano da sempre gli uomini, le piante, i funghi e tutti i piccoli esseri brulicanti.
E’ tempo del bosco di rivelare agli uomini i segreti che da molto tempo tiene racchiusi nel suo apparente silenzio.
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Il progetto nasce durante la prima quarantena, in cui ho sperimentato una riscoperta profonda della natura avendo la possibilità di stare per giorni immersa nei boschi, senza avere null'altro da fare se non "vivere".
Qui ho ritrovato, insieme alla mia parte bambina e gioiosa, lo stupore del guardare e ascoltare la natura con una sensibilità differente.
Lo spettacolo ha messo le prime radici grazie all'incontro con Teatro Selvatico: dall'innamoramento reciproco per il nostro sguardo verso il mondo.
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Vivendo in città la foresta diventa una grande sconosciuta, un insieme di tronchi quasi più simili ai pali della luce che ad esseri viventi; ci appare strano quindi pensare che circa un terzo del territorio italiano sia effettivamente abitato da boschi.
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Una volta gli alberi erano al centro della spiritualità, luoghi di passaggio tra i cieli e gli inferi, custodi degli oracoli e riparo degli spiriti.
Non basta camminare nei boschi per conoscerli, bisogna anche contemplarli nel silenzio e ascoltarli, come in un labirinto di relazioni segrete.
Ho così iniziato a vedere una pianticella crescere, una pianticella le cui foglie erano fatte si di immagini teatrali, ma anche di studi scientifici, antropologici e forestali.
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Mi sono chiesta in quanti modi diversi si potesse immaginare il bosco e l'ho chiesto ai libri, alle culture e alla storia.
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Soprattutto l'ho chiesto agli alberi, grandi esseri millenari, i signori, i re e le regine di questo complesso ecosistema. E così pian piano ho iniziato a riconoscerli e a farmi raccontare le loro storie.
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L'obiettivo dello spettacolo è quindi duplice: riportare le persone nei boschi e far loro viverne l'incanto e/o riportare i boschi nei teatri cittadini e gli alberi dentro gli esseri umani.
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Lo spettacolo nasce nel 2022 grazie a tre residenze teatrali presso la sede di Teatro Selvatico e fa il suo debutto al Festival "Teatro a Pedali" di Mulino ad Arte, vincendo il bando di selezione grazie al quale entra anche a far parte della Rete Risonanze 2023.
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In seguito lo spettacolo è stato ospite in numerose rassegne teatrali e festival in tutta Italia, tra le quali si ricorda il festival emiliano "L'uomo che cammina", Intimia Festival, Cunicoli Festival.
Voci dal bosco è stato rappresentato negli ambienti più svariati, dal palco teatrale classico alla radura nel bosco, non disdegnando come scenari eco-villaggi, stazioni ferroviarie, antichi mulini o rive del mare.
Il messaggio del bosco si adatta infatti di volta in volta al luogo ospitante, interagendo con il paesaggio circostante.
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Lo spettacolo è adatto per famiglie, esseri solitari, scampagnate di amici o coppie amanti del verde: il messaggio è antico e universale.